Tre settimane sono trascorse dalle elezioni.Ascoltiamo giornalmente da Rosario Crocetta parole incoraggianti che se da un lato ci aiutano a sperare dall’altro rivendicano urgenza. Personalmente condivido quello che oggi ho ascoltato dalla voce di Grillo: “Crocetta è una gran brava persona ma è chi gli sta attorno che non va”. La penso esattamente come lui e voglio sperare che anche il neo Presidente capisca che tanti servi sciocchi ( così li ha ben definiti l’uscente Lombardo ) ora gli si affiancheranno con l’unico scopo di risolvere qualche problemino personale. Funziona così dal dopo guerra. Dentro i palazzi, e nelle segreterie dei deputati si sono messe in moto le api attorno al miele per cercare di lucrare il bottino fin quando sarà possibile. Così è ancora oggi.
Ed è così che molti ricominceranno a ronzare attorno a Palazzo d’Orleans, molti al seguito del deputato di turno faranno pellegrinaggio verso le mete palermitane per non parlare dei moltissimi “double face” che hanno atteso il 29 ottobre per salire sul carro. Niente di nuovo. Mi aspetto che questo, carissimi Forconi (parlo con i veri Forconi) accadrà anche tra di noi. Preparatevi e vedrete che queste parole saranno solo una facile profezia. Purtroppo sono il risultato di una aggregazione di persone assai eterogenea formatasi sulle strade del sedici Gennaio 2012 e messa insieme dalle difficoltà della vita quotidiana e dal disastro oggi certificato dalla cronaca economica e politica che leggiamo sulla stampa ogni giorno. Ma se davanti alla protesta verso chi ci amministra siamo tutti compatti, così non è davanti alla speranza che sorge da un nuovo governo e davanti alla soluzione del tuo problema che alcuni ancora una volta si apprestano a farti vedere a portata di mano. E’ facile fermarsi a protestare, è difficile allontanarsi dalle sirene. Ulisse si fece legare stretto all’albero della nave per resistere alla tentazione. Non sarà un dramma se qualcuno vorrà abbandonare la nave per approdare al miraggio di qualche lido da cartolina. Bello sarà disintossicarsi e rilanciare epurandosi dalle cellule malate. Questa non è la riunione regionale che molti hanno chiesto, ma è un messaggio che voglio porgere da questa pagina a quei siciliani che ci hanno lanciato quel segnale giorno 28 scorso ed ai quali voglio comunicare che questi Forconi sono stati antesignani visto quello che oggi sta accadendo in molte piazze d’Italia e che purtroppo credo sia solo l’inizio. L’amarezza? Da una parte quelli che scelgono di battersi, nel mezzo i furbi che fiutano l’affare lasciandosi alle spalle quello che hanno detto al bar e dall’altra il potere che fotte questi e quelli. Siamo pronti a scommettere che in Italia a Marzo si voterà con questa legge elettorale che a parole tutti vogliono cambiare ma che nella realtà non intende cambiare nessuno. Altri cinque anni di regime? Forse. E come si fa a contrastare un regime così finemente sofisticato? Con le manifestazioni? Con i sit-in? Non credono i Forconi ( VERI ) che questo sistema possa essere modificato da chi l’ha creato o da chi l’ha voluto. Il popolo? Se non lo organizzi e non gli spieghi è difficile che si renda conto che questa legge elettorale è lo strumento di un regime che vuole autoriconfermarsi dopo avere a poco a poco negli anni ribaltato la democrazia. Un parere molto interessato? C’è bisogno di Forconi in questo paese e se Crocetta volesse diventarlo,con quello che abbiamo ascoltato, ne saremo felici. In caso contrario crediamo che la Grecia sia veramente vicina e non solo dal punto di vista geografico.Se qualcuno volesse spiegarci o tentare di convincerci che le facce che voteremo a Marzo salveranno l’Italia siamo pronti con quel pò di pazienza che ci è rimasta a sederci per un confronto. E pensare che c’è chi ancora pensa di ronzare attorno ai palazzi…………
Mariano Ferro… uno, e dico uno del “Popolo de i Forconi”