Intervista a Mariano Ferro concessa a Casteltermini24 in occasione del suo comizio a Casteltermini.
A noi sembra che lei abbia segnato, non so quanto volontariamente, un punto a suo favore. Fa parte del suo progetto, quello di incontrare la gente anche nei piccoli centri dove probabilmente i grossi canditati non andranno?
A differenza delle grandi città nei piccoli centri il nostro messaggio attecchisce meglio. Nei piccoli paesini e nei piccoli centri se ne parla, fai sentire la presenza del movimento e fai male ai partiti. Ma questa non è colpa mia, è colpa loro. Guarda che non c’è una parola finta, guarda che io ho il tribunale sopra le spalle. Io il terreno non me lo faccio togliere. Qui qualcuno deve pagare. Siccome non sono solo in questa situazione tragica, siamo un’enormità e nessuno vuole uscire fuori.
Da quello che lei dice si evince che non ha molta simpatia per i partiti ma in una ipotesi in cui il movimento dei forconi entri in ARS, avrà delle preferenze per le alleanze?
Io non ho preferenze, ho una proposta da Crocetta che ci dice che se entriamo con lui ci prendiamo l’assessorato all’agricoltura. Ma non va così, la battaglia si fa da soli, si rischia perchè raccogliere 130.000 voti non è facile ma secondo me può capitare questa cosa. Ogni giorno che passa io dico che sulla pelle si sente che ci sono nuovi consensi. Anche perchè gli altri non hanno niente da dire, veramente. C’è gente che si fa la pubblicità di 6 metri per 2 e “s’affrunta” a metterci il simbolo. Sta cosa di Berlusconi che dice: “togliamo l’IMU”. Uno che guarda pensa che ci ha portato al disastro e ora torna, dice: ma te ne vai? Io stesso nel 94 ho votato PDL, insieme agli altri 28 milioni di italiani ho creduto che Berlusconi fosse la soluzione. Allora c’era Occhetto, D’Alema, ora Occhetto si è messo di lato ma D’Alema c’è ancora come altri.