SIRACUSA – Mariano Ferro, esponente dei “Forconi” e candidato alla presidenza della Regione siciliana lancia la proposta.”Ai nostri candidati stiamo chiedendo due cose prima di tutto: la condivisione di un progetto di ampio respiro, ancorato ad un’idea che rompa con il modo di fare politica che abbiamo tutti sotto gli occhi, e l’assoluto rigetto della mafia e delle sue perverse logiche”.
“Per questo motivo stiamo chiedendo a chi farà con noi questo percorso non una generica adesione ad un patto etico ma di produrre, in modo assai più concreto, il proprio certificato penale che ne attesti lo stato di incensurato”.
“La decisione dei Forconi di stare dalla parte della legalità, senza se e senza ma, – ha aggiunto – è chiara e sotto gli occhi di tutti”.
CONTINUA LA COLLABORAZIONE TRA NAPOLI E PALERMO
“La difficoltà di fare breccia nei media, le critiche al governo e alla partitocrazia, la difesa delle classi più deboli, la ribellione, la strada democratica attraverso le elezioni. Tra Insorgenza Civile e il Movimento dei Forconi di Ferro-Scarlata-Crupi, che scende in campo per le regionali di ottobre in Sicilia, sono molti i punti di convergenza. Un rapporto, quello tra i due movimenti, che nasce a gennaio 2012, quando i Forconi bloccarono il Paese e Insorgenza civile, a Napoli, organizzò una manifestazione di solidarietà. “Viviamo in un regime, non solo finanziario ed economico, ma anche mediatico – spiega il candidato alla presidenza della Sicilia Mariano Ferro in un’intervista concessa a
Insorgenza Civile – che ci censura. Presto però ci andremo a guadagnare i nostri spazi mediatici, con un’azione eclatante come sanno fare i Forconi. La nostra rivoluzione vuole partire dalle Istituzioni, ma mai e poi mai con i partiti nazionali che hanno dimenticato la Sicilia e il Sud”. Regionali del 2012 ma non solo. In futuro la coalizione di movimenti che difendono il Sud potrebbe puntare più in alto: “Non è un progetto che puoi definire adesso – conclude Ferro – ma se i forconi riusciranno ad avere un risultato dalle urne in Sicilia, io credo che l’anno prossimo, insieme ad altri movimenti, in Italia succederà qualcosa”