1° ottobre 2012, terzo anniversario della terribile alluvione di Giampilieri e Scaletta: Messina non ha dimenticato la “bomba d’acqua” che provocò 37 vittime innocenti. E oggi, Mariano Ferro, candidato del Popolo de i Forconi alla presidenza della Regione, ha voluto manifestare, in una nota ai giornali, la sua vicinanza ai messinesi che sono ancora in balia degli eventi atmosferici e dell’incuria.
“ Oggi è il triste anniversario del dissesto idrogeologico siciliano, della mancata manutenzione, dell’abbandono dell’agricoltura. – dichiara il Leader del Popolo dei Forconi – Eppure, la profezia dei disastri ambientali di Giampilieri e non solo, era presente nel ‘Piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico’, quel documento redatto per mettere in evidenza tutte le zone della Sicilia che rischiano di sbriciolarsi quando la pioggia viene giù con violenza”.
“ A mio avviso, il territorio desertificato anche a causa dell’abbandono dell’agricoltura (sentinella ambientale), diventa preda non solo degli eventi atmosferici ma anche degli assalti incendiari. Agricoltura è difesa del suolo dall’erosione e dalle frane, prevenzione degli incendi, miglioramento del microclima e conservazione della biodiversita’. Ove ciò non sussiste, come nelle zone collinari che sovrastano la città dello Stretto, la pioggia con la sua violenza fa la sua drammatica parte – dice Mariano Ferro. E ricordando le 37 vittime dell’alluvione del 2009 sottolinea – La cosa allucinante è che ancora oggi i morti della provincia messinese, vengono trattati come caduti di serie B. Non a caso sento su Sky di un’iniziativa per l’Emilia: 10 euro per aiutare i terremotati. Sacrosanta iniziativa, niente da dire. Ma dei nostri alluvionati siciliani non si ricorda mai nessuno?”
Continua il tour dell’instancabile candidato alla presidenza della Regione. Ferro, questa settimana, incontrerà i suoi potenziali elettori nella provincia di Siracusa, intervenendo anche nei confronti con gli altri candidati governatori.