Incontri interlocutori interessanti tra Forconi ed altri soggetti politici. Partecipare ci appassiona, lo abbiamo già fatto cinque anni fa, questa volta non ci può bastare accontentarci, oltre alla partecipazione ci piacerebbe anche centrare qualche obiettivo.
Non vogliamo lasciare terreno libero a nessuno, perchè NESSUNO lo merita.
L'esito delle battaglie che abbiamo fatto dipendeva solo ed esclusivamente dalla politica ed in questo tempo passato ad accendere riflettori su vertenze importanti come agricoltura, aste e tanto altro, pur avendo percepito la solidarietà di tanti, istituzioni comprese, abbiamo avuto la sensazione di avere ripetutamente abbaiato alla luna.
E sulla luna c'erano tutti, destra, sinistra, centro e marziani onesti compresi.
Non abbiamo voluto firmare deleghe in bianco a nessuno nel 2012, tantomeno potremmo immaginare di firmarle ora che i partiti si vergognano dall'essere rappresentati dai loro stessi simboli. Non riusciamo ad individuare un solo punto di riferimento che possa ispirarci fiducia, un ricambio totale, per quanto ci riguarda, sarebbe il desiderio più gettonato. Ma non vogliamo chiudere la porta al dialogo con chi vuole essere pragmatico, realista, determinato ma con i piedi saldati a terra, disponibile. Niente esperimenti, zero sogni, non ce li possiamo permettere, abbiamo fame e sete di soluzioni.
Intanto ci divertirà sentire cosa avranno da dire gli uscenti di maggioranza e di opposizione in merito ai cinque anni di vuoto assoluto dall'una e dall'altra parte.
A prestissimo.
Stamane non siamo tornati in Prefettura, del Prefetto di Ragusa Dottoressa Librizzi ci fidiamo, sappiamo che farà di tutto perchè questo argomento, già noto ai Ministri Orlando e Martina, possano essere messi in evidenza per essere inseriti in agenda ed affrontati come una vera e propria emergenza sociale. Purtroppo però, quanto sta accadendo equivale ad un incendio di natura diversa che non può accettare ne i tempi lunghi della politica ne di essere snobbato. Avere già aspettato mesi ed aspettarne altri è già una risposta di diniego alla modifica della legge. Noi continuiamo, facciamo la parte di chi non capisce, ci sforziamo di ingoiare rospi, collezioniamo buchi nell'acqua. Fino a quando ? Non esiste più un solo riferimento sindacale o associativo al quale ci si possa rivolgere per avere risposte, il mondo politico è totalmente scollegato dalla realtà. Il sistema è stravolto rispetto all'ordinamento che abbiamo conosciuto nel secolo scorso e quello che una volta chiamavamo popolo sovrano è diventato solo un bancomat da cui prelevare e da sanzionare per non essere riuscito ad adattarsi a questo nuovo mondo reale capovolto. Dobbiamo aprirci al libero mercato e nell'ipocrisia generale dobbiamo piegarci ai prezzi di quei paesi da cui importiamo dove non esistono sanzioni per lo sfruttamento del lavoro minorile, dove non esistono regole sanitarie, norme di sicurezza, rispetto dei contratti di lavoro, paghe sindacali, tasse al 70%. Ma noi dobbiamo rispettare le regole dello Stato, è la legge scritta e non rivista da un legislatore che non vede non sente non parla e non si è accorto di nulla. Giugno e Luglio mercati fermi, problemi che si sommano, protesti, pignoramenti, aste che si aggiungono alla già lunghissima lista. Ora, SOLO ORA, tra l'altro ci siamo accorti che è arrivata la manodopera extra comunitaria e dopo le operazioni di polizia ora ci aspettiamo quelle dell'Arma dei Carabinieri che arrestino altri per caporalato, dimentichiamo che i produttori per paura di perdere tutto provano in qualunque modo a raccogliere il frutto del loro lavoro a pochi centesimi e a cinquanta gradi cercando di resistere " AI COLPI MORTALI DELLA GUERRA SFERRATA DAI DIRIMPETTAI AFRICANI" che ogni giorno arrivano a migliaia. Nel frattempo continueremo a regalare immobili a soggetti che meriterebbero di stare nelle patrie galere, insomma massacriamoli tutti questi agricoltori, prima ci sbrighiamo prima ci mangeremo l'uno con l'altro, siamo nel vivo della guerra tra poveri, ammazziamoci tutti tra di noi, ma mi raccomando anche questo nel rispetto di norme sanitarie, di sicurezza e di quant'altro impone la legge. Viviamo in uno Stato che prima ti crea il problema e dopo, per tutta risposta, ti sanziona e ti arresta.
NOI PENSIAMO CHE STIA MATURANDO IL TEMPO, CHI PENSA CHE DOBBIAMO ANDARE AVANTI COSI' SI RASSEGNI, DOVRA' SOPPORTARCI. PURTROPPO !!
Mariano Ferro
I FORCONI